Fabri Fibra – Fenomeno

 

 

 

Fabri Fibra – Fenomeno

Oh, mi raccomando, non andare in televione perchè se no sei commerciale, eh
Cinque secondi e andiamo in onda
Dammi il microfono»

Fallo anche tu, eccome no
Si guadagna di più, è comodo
Qui nessuno diventa autonomo
Senza fare un po’ il fenomeno
Tutti vogliono un fenomeno
Tutti vogliono un fenomeno
Ma se poi diventi un fenomeno
Cadi a terra in questo domino
Fraté, fammi fare il fenomeno

Azione: sputo sulla telecamera
Signore, aiuto, musica senz’anima
In questo mondo di ladri e di figli d’arte
I rapper di oggi ti fanno le scarpe
Esco dallo studio con il MasterChef
Doppio salto mortale in un mare di offese
Guarda come ti muovi, Harlem Shake
Lo sa anche Alessandro, l’Italia è Borghese
Voglio vedervi ballare, sì chef
Voglio vedervi sudare, sì chef
E non chiamatemi chef, sì chef
Animali in casa mia, un covo di bisce
Per colazione caffè espresso e Marlboro
La sera prego da bravo cristiano, Malgioglio
Pago carta oro, mangio Carte d’Or
Dopo cena mi fumo una Canna-vacciuolo

Fallo anche tu, eccome no
Si guadagna di più, è comodo
Qui nessuno diventa autonomo
Senza fare un po’ il fenomeno
Tutti vogliono un fenomeno
Tutti vogliono un fenomeno
Ma se poi diventi un fenomeno
Cadi a terra in questo domino
Fraté, fammi fare il fenomeno

Al microfono sono affamato come un bulldog
Al collo più serpenti di Marcelo Burlon
La moda va e viene al momento giusto
‘Sta roba manda fuori manco fosse Woodstock
Sentivo parlare queste modelle
Dicevano che il fisico non serve
Che l’uomo giusto è quello che non spende
Mi stavo sballando sotto alle stelle
Vivere soli a volte è un pericolo
Mangiavo fino a tardi in cucina, da incubo
E se mi guardi così facciamo un figlio
Sul beat perché il rap è come il sesso, esplicito
Il mondo è cambiato da quando è arrivato il porno amatoriale
Gli attori non sono più dei veri attori
Così tutto il resto è andato a puttane, ah

Parlano i testi
Perché non contano le parole, contano i fatti
Anzi facciamo un selfie
Perché non contano le parole, contano i fan (vai)

Fallo anche tu, eccome no
Si guadagna di più, è comodo
Qui nessuno diventa autonomo
Senza fare un po’ il fenomeno
Tutti vogliono un fenomeno
Tutti vogliono un fenomeno
Ma se poi diventi un fenomeno
Cadi a terra in questo domino
Fraté, fammi fare il fenomeno
(Fraté, fammi fare il fenomeno)
Fraté, fammi fare il fenomeno
(Fraté, fe-fenomeno)


 

La primera máquina de karaoke la introdujo el cantante Daisuke Inoue, pero el éxito fue un poco por casualidad, ya que la gente asistente a sus conciertos insistía en poder cantar junto a él, gracias al experimento interactivo tan novedoso. Cuando el cantante vió el gran potencial del invento, lo patentó en un primer modelo consistente en una máquina a la que había que echar una moneda para que funcionase

 

karaokes.com.ar

 

En América y Europa se hicieron bastante conocidos este tipo de actividades, sobre todo en los bares, cuyo público era mayormente joven. Principalmente, el corazón del canto al vacío son las máquinas de karaoke, las que constan de una pantalla, mecanismo de supresión de voz, lector de DVD’s, además del sistema de sonido. Al principio, las máquinas tenían un lector de cintas, pero luego se cambió a las clásicas cintas de DVD’s. Se han llegado a abrir lugares especiales en los que sólo se puede hacer karaoke, además de comer y beber. Sin embargo, hay otros lugares que no están dedicados completamente a prestar el servicio del karaoke, pero establecen algunos días de la semana para ofrecerlo. Hoy en día, las máquinas son mucho más modernas, con pantallas de alta definición y de gran tamaño, al igual que un sonido potente. De igual forma, existen concursos a nivel mundial de esto e, incluso, han llegado a ser televisados.