Tiziano Ferro – La prima festa del papa

Tiziano Ferro – La prima festa del papa

Io cambio anima, tu cambi sorrisoDa un mese all’altro senza troppo preavvisoSiamo diventatiDefinitivamente nostri
Provo a nasconderti da questo doloreMa io non sono Dio, son solo tuo padreMi fa strano anche dirloE a te fa strano vedermi piangereIo che non ho mai capito nienteNeanche ti sognavo perché ti negavano a chi è come mePoi arrivò un messaggio, era mio padreChe mi diceva, «La storia prosegue, il testimone è tuo»
Splendi, amore grandeE fai che resti arte la tua vitaE illumina anche me, me, meChe tutto il resto è solo una valigia di ricordi e di pensieriGettala nel mare, tra tutte le altre guerreChe questo non è amoreÈ, è la rivoluzione e la guardo da quaLa mia prima festa del papà
Io che mi vedo sempre poco importantePerò si può sognare anche da grandeVivere per voiNon sarà certo così difficileIo che non ho mai capito nienteNeanche vi sognavo, perché mi negavo un amore cosìCome in quel messaggio di mio padreChe diceva, «Il tempo corre, fermalo con loro, poi si vedràE tanti auguri da papà a papà»
Splendi, amore grandeE fai che resti arte la tua vitaE illumina anche me, me, meChe tutto il resto è solo una valigia di ricordi e di pensieriGettala nel mare, tra tutte le altre guerreChe questo non è amoreÈ, è la rivoluzione e la guardo da qua
Chi ha vissuto coi sogni da parteChi lo nega, ma è morto ad arteIn questa città da tre sillabe soleChe composero le mie paroleDa bambino le ho tutte imparateE da grande le ho pure inventateFigli miei, sono nato in un mondoChe distrusse quel sogno a metàMa i miracoli non puoi fermarliCome la mia prima festa del papà
Tu splendi, vita miaChe tutto il resto è buioIl mondo è fortunatoA poter dormire accanto a te, ad averti quaE anche io, perché oggi rimarrà per sempreLa mia prima festa del papà